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1UP CLOSE AND PERSONAL Empty UP CLOSE AND PERSONAL Mer Giu 17, 2015 4:52 pm

Romano



Di tanto in tanto, capita a qualche sfortunato pilota di fare, durante il volo, lo spiacevole incontro con un temporale. Molti pagano con la loro vita tale esperienza. In uno degli ultimi anni, quasi il 25 per cento di tutti gli incidenti fatali legati all’inclemenza del clima ha avuto per causa determinante un temporale.
Sorprendentemente, in tutti codesti incidenti, i piloti hanno volato in condizioni estreme pur essendo in contatto con il controllo del traffico aereo (ATC).
Il radar meteo del controllo del traffico aereo può essere una risorsa preziosa per il pilota che voglia evitare un'area con attività convettiva.
Ma per approfittare dell’ATC onde evitare i temporali, non bastano le informazioni, ma si deve essere consci dei limiti delle stesse e delle circostanze.
Di tutte le minacce che le condizioni meteo possono fare ad un aereo leggero, poche sono più gravi dei temporali.
I temporali sono pericolosi per diversi motivi. Se non altro perché, rispetto ad altri fenomeni meteo violenti, sono abbastanza comuni.
Si stima che in Europa se ne verifichino 100.000 ogni anno.
Essi non sono sempre così evidenti nè così facilmente individuabili.
Cumuli nembi ‘affogati’ possono nascondersi nella foschia o in grandi nubi bianche apparentemente innocue.
Ciascuno di noi può testimoniare d’aver visto una piccola nube bianca crescere e trasformarsi rapidamente in un cumulonembo torreggiante.
Ciò detto, và notato che è quello che c'è dentro, sotto e intorno ai temporali che li rende estremamente pericolosi. Si tratta di fenomeni come pioggia e grandine con gocce/chicchi estremamente voluminosi e pesanti, vento forte, shear, e turbolenza severa, ciascuno dei quali può distruggere un aereo di qualsiasi dimensione e peso.
I piloti che sono sopravvissuti per raccontare la loro esperienza ricordano di aver perso del tutto il controllo del loro aereo che saliva-scendeva a migliaia di piedi al minuto, era mitragliato dalla grandine; i loro corpi erano sbattuti violentemente contro le cinture di sicurezza, era difficile tenere i piedi sulla pedaliera, e in generale temevano di non riuscire a cavarsela.
Si narra di aerei usciti fuori da temporali con porte strappate via, bordi d'attacco profondamente ammaccati, parabrezza scoppiati, e fusoliere irreparabilmente distorte, ... e quelli sono stati i fortunati.
Molti di più sono stati fatti a pezzi a mezz'aria, o scagliati a terra fuori controllo.
Chiaramente, è meglio evitare tali incontri. Ma se proprio non si può/vuole rimandare il volo, per sbadataggine non è stato ben fatto il lavoro di preparazione-pianificazione, che deve comprendere tra l’altro la consultazione delle condizioni meteo alle partenza, rotta, destinazione, alternato, e/o ci si trova nostro malgrado ad affrontare una zona temporalesca:
Salire sopra l'attività convettiva, oltre a non esserci dato non è un'opzione. Ho visto Cumuli nembi alti più di 40.000 piedi (e inoltre forti turbolenze e shears vengono proiettate qualche migliaio di piedi al di sopra del top).
Cercare un varco tra i cumuli può essere una possibilità, ma non offre alcuna garanzia.
I buchi tra temporali in sviluppo possono chiudersi in fretta, e restare fuori dalle nubi non garantisce necessariamente la sicurezza. Se è impossibile mantenere uno spazio di 40 km tra l'aereo e le tempeste (quindi un buco di almeno 80 km), non cercare di passarci attraverso.
Infine 'last but not least': noi dell'aviazione ultraleggera potremmo essere costretti ad ignorare la limitazione di quota max; perderemmo il contatto col terreno, ed oltre a tutto, in caso di molto probabile avaria motore (per ghiaccio al carburatore) non potremmo scegliere la zona migliore dove fare l'atterraggio d'emergenza.
Per la maggior parte dei piloti di aviazione generale, la più sicura (e migliore) opzione quando abbiano a che fare con una vasta attività convettiva è quella di cercare un posto dove atterrare al più presto.
Salvo errori od omissioni
Volate sicuri
Alla prossima!
Romano

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